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DPAM si conferma al primo posto nel Responsible Investment Brand Index (RIBI™)
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RIBI™ 2025 valuta 600 asset manager a livello globale sulla loro capacità di tradurre all’interno del brand il proprio impegno per uno sviluppo responsabile.
Più della metà (53%) degli asset manager esprime uno scopo di tipo organizzativo per definire la propria identità.
Meno della metà (45%) degli asset manager riesce a definire almeno un valore chiave, capace di fare la differenza in un mercato competitivo.
Bruxelles, 9 aprile 2025 – DPAM è al primo posto nella top 10 dei gestori patrimoniali responsabili a livello mondiale per il secondo anno consecutivo, secondo l'Hirschel and Kramer (H&K) Responsible Investment Brand Index (RIBI) 2025. La società detiene anche la prima posizione nelle classifiche Europe ex-UK Top 10 e Benelux Top 10.
Giunto alla sua settima edizione, il Responsible Investment Brand Index (RIBI™) evidenzia la capacità di 600 gestori patrimoniali a livello globale di tradurre i propri sforzi in tema di investimenti responsabili nel loro core brand. L'indice è uno strumento indispensabile e una fonte di informazioni nel settore della gestione patrimoniale.
Le due dimensioni di valutazione del RIBI sono:
• Commitment (fattori concreti e definiti): cinque criteri medi ponderati, come il livello e la qualità dell'impegno e della gestione, nonché la strategia e l'organizzazione in materia di investimenti responsabili. La fonte di valutazione si basa sui Rapporti di trasparenza dei Principi per l'Investimento Responsabile: fino a 300 parametri vengono considerati per comporre i cinque criteri di primo livello del rating del Commitment.
• Brand (fattori trasversali e ideologici): otto criteri, come la pubblicazione di una dichiarazione di intenti e l'espressione di un sistema di valori, il collegamento alle ambizioni sociali. Questa valutazione si basa su ricerche e competenze specifiche.
Quest'anno, la metodologia di valutazione mantiene la stessa filosofia delle sei precedenti edizioni del RIBI. Tuttavia, è stata aggiunta una maggiore granularità. L'analisi RIBI dei gestori patrimoniali è stata condotta in base alle dimensioni, distinguendo tra boutique (AUM inferiori a 20 miliardi di euro) come nelle edizioni precedenti, e estendendosi a mid-tier (AUM 20-100 miliardi di euro), grandi istituzioni (AUM 100-500 miliardi di euro) e giganti (AUM superiori a 500 miliardi di euro). Ciò dimostra che, in media, più grandi sono i gestori patrimoniali, meglio riescono a esprimere, all’interno del brand, le proprie convinzioni in materia di investimenti responsabili. Allo stesso tempo, alcuni gestori patrimoniali più piccoli stanno ottenendo buoni risultati (al punto che tre boutique sono entrate nella top 10 mondiale).
Come negli anni precedenti, l'indice consente di classificare le aziende in quattro categorie: Avanguardiste, al di sopra della media per quanto riguarda il rating di Commitment e il rating di Brand; Tradizionaliste, al di sopra della media in termini di rating di Commitment, ma al di sotto nel rating di Brand; Aspiranti, al di sopra della media nel rating di Brand ma al di sotto in quello di Commitment, e Ritardatari, che sono sotto la media in entrambi i rating.
DPAM, in quanto Avanguardista, è una delle due società che sono sempre riuscite a entrare nella top 10 mondiale in tutte e sette le edizioni del RIBI. I risultati del 2025 mostrano sia stabilità sia un leggero progresso in termini di Commitment e di Brand. Mentre la percentuale di Avanguardiste (20%) è la stessa dell'anno scorso, l'universo delle società valutate è cresciuto, il che significa che 30 asset manager sono effettivamente entrati nella categoria dei leader Avanguardisti quest'anno. Come lo scorso anno, l'Europa rimane saldamente in testa su entrambe le dimensioni, con gli Stati Uniti che, pur rafforzando la loro posizione, restano indietro. La situazione nell'area Asia-Pacifico è molto diversificata.
Ophélie Mortier, Chief Sustainable Investment Officer (CSIO) di DPAM, commenta: “Anche in questo contesto complesso, in cui dobbiamo affrontare pressioni a breve termine, rimaniamo convinti dell'importanza dell'investimento responsabile e della doppia materialità. Il nostro dovere nei confronti dei clienti, degli azionisti e della società guida il nostro scopo come gestori patrimoniali. Ci concentriamo sull'integrazione intelligente di fattori materiali per cercare attività sostenibili, indipendenti dai cicli economici, dal contesto normativo o dalle pressioni politiche. Il nostro obiettivo rimane: prendere decisioni più informate per ottenere rendimenti migliori. Crediamo in ciò che è significativo per tutti gli investitori al di là di concetti e acronimi”.
Per maggiori informazioni sul Responsible Investment Brand Index™ 2025 e la metodologia utilizzata: www.ri-brandindex.org
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